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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Alcuni hotel di Napoli propongono orologi di cortesia per prevenire gli scippi. Giusto o sbagliato?

"Una soluzione si dovrà pur trovare"!


Ed ecco che a Napoli, dopo lo scippo del Patek Philippe da 39mila euro all’attore Daniel Auteuil, torna l’idea dell’orologio di cortesia in plastica.


La proposta arriva dall'associazione delle agenzie di viaggi e dei tour operator, dove la preoccupazione per le ripercussioni di simili furti è in continuo aumento.


Questi orologi simbolici sarebbero distribuiti in hotel ai clienti facoltosi, di modo che possono lasciare il proprio Rolex – o altro orologio di lusso – ben custodito nella cassaforte dell’albergo.

Una proposta simile era già stata messa in pratica a Napoli negli anni Duemila, in collaborazione con Confindustria Napoli, ma fu abbandonata.

L’idea adesso ritorna di prepotenza dopo il caso - purtroppo eclatante - dello scippo ai danni dell’attore francese Daniel Auteuil.


L’associazione Advunite/Aidit Campania, presieduta da Cesare Foa, vuole rilanciare il vecchio progetto:


«Abbiamo inviato una nota all’assessore regionale al Turismo e abbiamo parlato con l’assessore comunale competente sulla possibilità di riprendere l’iniziativa promossa da Confindustria Napoli per lasciare in albergo l’orologio importante e in cambio ottenere un orologio “simbolico” con i monumenti campani. A questo punto invece di avere un aspetto negativo si avrà anche un aspetto promozionale. Speriamo che la nostra proposta venga accolta».

I nuovi orologi di cortesia omaggio potrebbero essere più belli di quelli del passato, graficamente fermi al solo logo stilizzato della regione Campania. A 20 anni di distanza, l'idea di personalizzarli con i monumenti storici della Regione o alcuni luoghi simbolo – il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Pompei, Sorrento – potrebbe infatti suscitare interesse... sacrificandosi però all'idea che "è pericoloso girare con oggetti di valore in vista".

Chi ha subito il furto?


Daniel Auteuil è uno dei volti più noti al mondo del cinema d'oltralpe. Auteuil, in città per uno spettacolo al Teatro Mercadante, ha alloggiato con la sua famiglia all'Hotel Salgar.


Mentre era a bordo di un taxi, in via Marina, due uomini in scooter lo hanno avvicinato per sottrargli il prezioso Patek Philippe da 39mila euro.


Immediata la solidarietà espressa all'attore da tutto il mondo istituzionale. Il sindaco Gaetano Manfredi si è voluto scusare con lui di persona, a nome della città.


Il Comune di Napoli gli ha donato un orologio Swatch da collezione come omaggio simbolico. Ma il gesto di generosità ha suscitato sul web l'ironia di molti, che hanno evidenziato scherzosamente come Auteuil fosse arrivato a Napoli con un orologio di lusso per andarsene con uno di plastica.


L'Assessore ha dovuto chiarire che il gesto non voleva essere compensativo, ma un omaggio in segno di scusa per quanto accaduto.

Ad ogni modo, il courtesy watch è una pratica già esistente in altri angoli del mondo che cerca di contrastare il fenomeno degli scippi dei Rolex o di altri orologi preziosi ai danni dei turisti che visitano la città.


Una volta sul palco, Auteuil si è concesso una battuta durante il racconto ma non c’è stato alcun accenno, durante lo spettacolo, all’episodio della rapina: “Cose che capitano nelle grandi città”, avrebbe detto l’attore in un colloquio telefonico con il sindaco.


Il manager dell’artista ha poi fatto sapere che Daniel “è felicissimo di essere a Napoli e che vuole dimenticare l’accaduto”.

Ora, sono d'accordo che nelle grandi città - per la legge dei grandi numeri - possano capitare episodi spiacevoli ai danni dei turisti. Non sono d'accordo però sul far passare questi gesti al pari di una tassa da soggiorno "perché non si può fare altrimenti".


Anzi, come vedi il rischio di far passare il messaggio sbagliato é molto alto.


Da un lato, proponendo la soluzione di un orologio in plastica si corre il rischio di ammettere che è pericoloso girare in città.


Dall'altro, chiedere scusa e offrire qualcosa di simbolico fa infuriare gli abitanti, che si sentono presi in giro e potenzialmente esposti a sfottò e derisione.


Questo perché, quando si "comunica" qualcosa, é indispensabile partire con il piede giusto...


E cioè chiedersi cosa "esiste" nella mente del destinatario del messaggio.


Voglio dirti che una soluzione per Napoli, capace di funzionare senza offendere nessuno, esiste eccome. Solo che richiede impegno e si può attuare soltanto step by step.


Dal punto di vista del marketing, significa applicare il principio della pazienza e lasciarlo germogliare. Per poi raccoglierne i frutti.


D'altronde, siamo esposti all'interpretazione di alcune parole che, anche se espresse in buona fede, possono risultare offensive e potenzialmente turbanti...


E siccome non tutti gli operatori turistici hanno il tempo giusto da dedicare a questo genere di attività, ho pensato a come fornire la miglior scorciatoia possibile.


Ho condensato tutti i miei studi ed il mio sapere all'interno di Brain Positioning, il mio ultimo libro.


Affronto in lungo e in largo la spinosa questione del Branding.


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Ma non solo: iscrivendoti alla priority list riceverai uno special report con le "Keyword We Like", ovvero cosa è abituato a leggere, sentire ed ascoltare con piacere il tuo pubblico di riferimento. E in aggiunta a tutto questo, le parole da evitare sulle piattaforme da aggredire (questo ti farà risparmiare un sacco di tempo, fatica... ed inutile nervosismo).

In pratica costruirai in autonomia dei profili a prova di ban e capaci di attrarre flotte di clienti pronti ad aprire il portafoglio (alla fine della fiera è l'unica cosa che conta).


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E come sempre sentiti libero di scegliere.

La scelta è tua e soltanto tua.


Un grande abbraccio,

Stefi







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