Stefania Salvatore
Business travel: crescono i viaggi, trasferte più lunghe, dominano sempre gli uomini
I viaggiatori business italiani riprendono a spostarsi. L’AirPlus Business Travel index, tool che elabora milioni di transazioni di viaggio effettuate con le soluzioni di pagamento AirPlus a livello globale, rileva infatti che a giugno il volume effettivamente transato in Italia ha superato dell’1% quello dello stesso periodo del 2019.

Trasferte più lunghe, aumentano i viaggi europei
Più nel dettaglio, emerge con forza il fatto che le trasferte di lavoro nel primo semestre del 2022 sono state più lunghe rispetto al 2019, registrando infatti una durata media di 7,2 giorni rispetto ai 6,1 giorni del 2019.
Nelle trasferte estere i viaggiatori business italiani hanno soggiornato lontano da casa in media 16 giorni (nel 2019 erano 12,7 giorni), mentre i viaggi di 1 giorno sono diminuiti in modo significativo (6,8%).
Quest’anno i voli per le trasferte europee superano quelli per i viaggi nazionali (45,7% contro 39,3%). Per quanto riguarda le classi di prenotazione, invece, non ci sono stati cambiamenti significativi rispetto al 2019, con circa il 5% di biglietti prenotati in business class e circa il 95% di biglietti in economy.

Nuove destinazioni per i viaggi d’affari
I continui rigidi requisiti di ingresso in alcuni Paesi hanno cambiato sensibilmente le destinazioni intercontinentali rispetto al 2019. Se Cina e Russia rappresentavano rispettivamente la seconda e la terza destinazione di viaggio delle aziende italiane al di fuori dell’Europa, quest’anno sono state sostituite dall’India e dalle Filippine. Gli Stati Uniti hanno mantenuto la leadership come prima destinazione extra-europea. In Europa i primi tre paesi di destinazione per i viaggi di lavoro rimangono invece invariati, e sono la Germania, la Francia e la Spagna.

Viaggi di lavoro a predominanza maschile
I viaggi d’affari rimangono comunque - ancora - un’area a predominanza maschile. Questo divario è anzi aumentato durante la pandemia: l’anno scorso, addirittura l’89,4% degli italiani che viaggiavano per affari erano uomini.
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Stefi