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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Camper lifestyle: l'estate 2022 è la rivincita della vacanza all'aria aperta

Aggiornamento: 9 ott 2022



Sono 18 milioni i camperisti che oggi trascorrono le vacanze in Italia e non sono più quelli delle vacanze spartane di una volta. Oggi, chi sceglie questo tipo di soluzione richiede un comfort senza compromessi – tecnologie incluse – per godere al massimo del proprio tempo libero in qualunque momento dell’anno.


La pandemia, e l’esigenza di trascorrere vacanze all’aria aperta e con i propri famigliari, inclusi i propri animali domestici, ha accelerato un processo già in atto da qualche anno, attirando sempre più nuovi camperisti desiderosi di partire anche all’ultimo minuto, “camper in spalla” per un ponte o un weekend senza dover praticamente prenotare nulla se non l’area campeggio.


Che cosa porta un turista a scegliere le proprie vacanze in camper rispetto ad altri modi (hotel, barca, resort, casa-vacanza)?


Il desiderio di libertà assoluta è il primo elemento di diversità rispetto all’hotel: in camper non ci sono orari, si fa come si vuole. Rispetto alla barca, che ha – ovviamente – il limite di poter essere usata solo per mare o lago, il camper consente viaggi senza limiti: si arriva dovunque e in qualsiasi stagione. I camperisti, infatti, viaggiano tutto l’anno e anche le amministrazioni locali stanno cominciando a comprendere che la destagionalizzazione offerta dal turismo itinerante è un elemento che produce sviluppo economico dei territori.


Poi c’è anche l’aspetto ambientale. Uno studio della tedesca Dwif, commissionato dalla European Caravan Federation, ha evidenziato come una vacanza in camper produca meno CO2 di quanta ne produca una vacanza in aereo+hotel o auto+hotel o addirittura treno+hotel, proprio perché – una volta in stazionamento – il livello di CO2 prodotto da un camper è bassissimo e compensa ampiamente la CO2 prodotta durante la marcia.


Tutto ruota intorno ai desideri delle persone, che hanno esigenze specifiche e, come abbiamo visto, completamente diverse rispetto ad altre tipologie di viaggiatori. La sfida per attirare il giusto target di persone nella tua struttura, è quindi legata al guadagnare fiducia trovando soluzioni di viaggio e soggiorno che tengano conto delle vere esigenze del turista. Ma per scoprire le vere esigenze è indispensabile lavorare in profondità. Lo chiamo coraggio di osare: capire le aspettative dell'ospite, avventurarci negli abissi dei suoi desideri, delle sue paure, delle sue speranze e dei suoi bisogni... Ed è il motivo per cui, dopo 10 anni di studio e applicazione, ho creato "La bussola della gestione dell'ospite", adatta a tutti quegli operatori del settore accoglienza che desiderano ottenere soltanto ospiti felici ed aiutarli sinceramente. Questa bussola ti aiuta ad individuare i 4 punti cardinali per la gestione dell’ospite “felice". Più nella pratica:

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  2. processi;

  3. gestione;

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Sono i concetti fondamentali che troverai esplorati in lungo e in largo nei vari capitoli del mio libro, "Metodo Hospitality”.


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Non penso sia un caso se... chi lo ha già acquistato...


lo definisce l'unico sistema che aiuta (in maniera concreta e senza inutili divagazioni) ad ottenere davvero più clienti più felici.


Si tratta di un manuale utile e pratico, da tenere costantemente sulla scrivania e da utilizzare come fosse la tua nuova bussola.


Un piccolo primo passo verso la totale dedizione ai tuoi ospiti.


È già successo con i miei studenti avanzati e succederà anche con te: gli ospiti non vedranno l'ora di rivederti e te lo diranno nell'esatto momento in cui ti lasceranno le loro testimonianze come persone soddisfatte del servizio e felici di fare affari con te.

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