Complice una ritrovata fiducia nella ripresa (dopo due anni asfissianti), sempre più imprenditori si domandano come ottenere recensioni positive dai clienti e rigiocarle in termini di riprova sociale.
È quanto emerge dai Google Trends più cliccati nella giornata di ieri.
Questo significa capire come l’opinione del potenziale consumatore sia alla base dell'unica decisione che conta: aprire il portafogli con noi o lasciar perdere e continuare a guardarsi intorno.
Tanto, con un'offerta così variegata, qualcosa di adatto si troverà comunque. Il punto è che se il cliente non riesce a farsi un’idea completa e convincente del prodotto/servizio e del produttore oppure l’idea risultasse negativa, a quel punto sarebbe improbabile chiedergli di investire in qualcosa in cui non crede.
Tuttavia, il goffo tentativo di ribaltare la situazione con un messaggio esageratamente positivo (al punto di sembrare falso) mina alla base la credibilità dell’azienda e del suo nome, che ne risente in modo negativo.
Questo perché tradizionalmente nel nostro paese ha sempre prevalso la pubblicità, nel senso più standard del termine. È stata la principale protagonista nel convincere il compratore ad investire o meno in un servizio o prodotto.
Ed era molto comodo limitarsi al concetto di pubblicità d'immagine. Non essendo qualcosa di misurabile in forma diretta, ci si trovava costretti ad accontentarsi del risultato più pericoloso di tutti: "Pazienza le zero vendite generate, però ti hanno visto in tanti". E l'investimento sembrava pure sensato.
Il ragionamento sembra logico ma è fallace: "Se il mio messaggio lo vedranno in tanti, allora più persone saranno disposte a fare affari con me". Purtroppo non c'è nulla di più sbagliato.
Con l’avvento e l’utilizzo di internet, non a caso, la pubblicità tradizionale ha incontrato delle profonde mutazioni. Una in particolare riguarda la sempre maggiore importanza e fiducia data dalla cosiddetta customer experience, cioè l’opinione degli altri clienti.
Al giorno d’oggi non siamo più estranei al concetto di recensione: qualsiasi tipo di prodotto o servizio, specialmente se acquistato dal web, é annunciato con la messa in mostra delle esperienze positive dei clienti che lo hanno già acquistato (o che ne hanno già fatto uso).
La conseguenza é la fondamentale importanza nel raccogliere e tener conto delle recensioni positive. Perché così diventa facile e profittevole servirsene come strumento di testimonianza.
Ma come può un’attività fare in modo di ottenere recensioni positive?
Intanto il servizio erogato deve essere all’altezza delle aspettative del cliente.
Una volta incassata questa certezza, dobbiamo fare in modo che nel cliente si scateni l'effetto wow, così che possa rilasciare una recensione positiva a cuor leggero.
Questa fase è fondamentale: la recensione non dev’essere percepita come insistente o impaziente, ma come un’educata richiesta/proposta utile ad aiutare l’azienda tramite un semplice gesto come il rilascio di una recensione.
Nel mondo delle recensioni però bisogna prestare attenzione ad alcuni atteggiamenti scorretti dei competitor, che potrebbero organizzare una campagna di bad PR (cattive recensioni) per provare ad affossare la nostra reputazione.
Ecco perché personalmente ho attivato una partnership con TrustPilot, la più influente piattaforma di recensioni verificate.
Qualora avessi perso l'appuntamento in diretta nessun problema: cliccando questo link potrai riguardarlo per intero e registrarti gratuitamente alla piattaforma sfruttando la mia partnership.
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