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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Perché é inarrestabile la crescita dell'Under-tourism, la modalità di viaggio lontano dalle masse?

A malincuore, e mio malgrado, devo riconoscere che il turismo ha in generale un enorme problema: il suo impatto spesso negativo sull’ambiente, sulla natura e sulla popolazione.


Sono in continua crescita le regioni e le città che soffrono di over-tourism, cioè con una percentuale di turisti di gran lunga superiore al numero di abitanti.


Fortunatamente, insieme all’espansione del turismo, sono nati altri concetti e diverse alternative sia al turismo convenzionale sia ai problemi associati all’over-tourism.

Trevi Fontana

Infatti, accanto al turismo sostenibile e al turismo lento, emerge una nuova tendenza di viaggio: l’under-tourism.


Come suggerisce il nome, il focus è sulle destinazioni lontane dal turismo di massa. A volte è una questione legata alla poca promozione, altre perché mete difficili da raggiungere o semplicemente perchè il turismo non è una delle fonti principali delle entrate.


“Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri”.

Nella famosa citazione di Pitagora, forse c'era già un accenno rispetto a quello che oggi viene chiamato “under-tourism”, l'opposto dell’overtourism, cioè quella forma di turismo di massa che piace sempre meno e da cui gran parte di noi vorrebbe scappare.


Con il termine under-tourism intendiamo un modo di viaggiare più slow, alla scoperta di luoghi poco conosciuti, poco affollati, poco inflazionati.


Di norma parliamo di destinazioni non troppo lontane dal luogo di provenienza, quindi entro i confini della propria nazione o regione, con eccezioni all'interno della stessa città.


Quello che cambia è il modo con cui si affronta il viaggio e anche la scelta del mezzo. Nel contesto dell’under-tourism, per restare in tema "basso o zero inquinamento", aerei e grandi navi sono banditi: ci si muove a piedi, in bicicletta o in automobile.

uomo in bicicletta

Lo scopo dell'under-tourism è a tutti gli effetti quello di prediligere destinazioni lontane dal turismo di massa, luoghi che permettano di svagarsi e di rilassarsi, rispettando i propri tempi e i propri spazi.


Tuttavia l’under-tourism è tante cose insieme.


È una forma di turismo sostenibile perché c’è l'attenzione per l’ambiente e per la biodiversità, come per gli itinerari e per le attività naturalistiche.


È una forma di turismo dei cinque sensi, perché si concentra su piaceri e sensazioni, da quelli destinati al palato nel conoscere i piatti della cucina locale a quelli legati alle esperienze che si vivono lontano dal proprio luogo di provenienza.


L’undertourism è poi una forma di turismo di prossimità che porta a scegliere mete apparentemente già note e che aiuta a guardarle con nuovi occhi, soffermandosi sull’aspetto culturale, dalle tradizioni alla storia di un Paese, passando per la conoscenza delle persone.

Che l’under-tourism piaccia sempre di più è un dato di fatto. Certo, la popolarità di una destinazione può aumentare bruscamente in tempi di social media, scatenando un vero e proprio hype. Ma questo progresso ha un prezzo: l’afflusso di visitatori fa sì che molte regioni di vacanza diventate popolari stiano letteralmente scoppiando.


Che tu ci creda o meno, uno dei rischi dell'under-tourism è la consapevolezza che anche le sotto tendenze creano delle tendenze. Nonostante il sotto turismo sia animato da buoni intenti, la ricerca di regioni poco sviluppate per il turismo potrebbe alla fine portare queste destinazioni a diventare presto sovraffollate.


Anche perché, in tempi di globalizzazione e di social media (specialmente Instagram), luoghi prima sconosciuti si trasformano improvvisamente in una mecca turistica.


Il rischio principale di questa nuova tendenza è proprio questo: trasformare gli effetti realmente positivi nell’esatto contrario a causa dell’aumento improvviso di turisti.

parapendio

Sarai d'accordo con me: il turismo è sia una benedizione che una maledizione.


Troppo turismo è dannoso per l’ambiente, la natura e gli abitanti. Troppo poco turismo é negativo per l’economia e per coloro che dipendono finanziariamente dai servizi correlati.


Ad ogni modo, chiunque voglia viaggiare nel rispetto dell’ambiente, può farlo con il minor impatto nocivo possibile.


Ci sono infinite alternative poco conosciute da scoprire che hanno il vantaggio di farci esplorare qualcosa di completamente nuovo e fuori dalle mode.


È un’opportunità per essere turisti migliori e trattare i luoghi che visitiamo con maggior rispetto. E dall'altra parte è un'opportunità per concedere sempre e solo un'accoglienza superlativa agli ospiti.


Per aiutarti in questa sfida titanica e per testimoniare quanto io sia davvero amica di chi legge i miei articoli e mi segue tramite Metodo Hospitality, il mio team ha pensato ad un regalo speciale.


Non sono sicura tu lo sappia, ma tra pochissimo (giorno più, giorno meno) uscirà il mio nuovo sforzo bibli0grafico, Brain Positioning.


Il team però non mi ha dato troppe informazioni (pensa quanto sono assetati di segreti) su questo regalo speciale.


L'unica certezza che sono riuscita a strappare è una misera confidenza. Quindi sì, è una prova basata sulla fiducia: clicca questo link, aiutami nella divulgazione del mio ultimo lavoro...

... e mi muoverò in prima persona per ricompensarti come meriti.


A te la decisione.

La scelta è tua e soltanto tua.


Link: aiuta Stefi Salvatore

Un abbraccio,

Stefi



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