In Italia per la prima volta (e precisamente a Prato) sta nascendo un nuovo specifico tipo di turismo: il turismo industriale.
A dire il vero non è la prima volta che questo territorio toscano si organizza nel portare i turisti in fabbrica. Successe circa 20 anni fa, anche se non si poteva definire vero e proprio turismo: infatti la proposta si limitava solamente a promuovere lo shopping negli empori aziendali.
Adesso il discorso cambia.
L’idea, infatti, è quella di far vivere al turista una nuova esperienza di viaggio all’interno del più grande distretto tessile d’Europa: un vero e proprio tour composto da racconti, storie, spettacoli ed emozioni dedicato a tutti quegli appassionati di moda e design ma anche a tutti quelli che vogliono vivere una nuova esperienza o che sono semplicemente curiosi di conoscere il passato di una città e di un territorio che sul tessile ha costruito la sua fortuna.
Queste sono le parole dell’assessore all’economia e al turismo della Toscana che commenta l’evento, Leonardo Marras: “I viaggi di affari – dice - si sono trasformati: oltre ad un evento commerciale hanno bisogno di esperienze. E qui l’idea geniale è stata trasformare quell’esperienza in fabbrica in qualcosa di popolare".
Questa idea mette in risalto due concetti importanti che dovresti far tuoi.
La prima è l’idea focalizzante del turismo industriale che, come detto prima, si rivolge ad un target specifico di potenziali clienti. Il turismo industriale è un nuovo fantastico esempio di focalizzazione e la mia impressione è che c’è tutto il potenziale per far diventare Prato il punto di riferimento (di sicuro nazionale) per quanto riguarda il turismo tessile.
Questo concetto della focalizzazione è molto importante, perché ti permette di differenziarti dai tuoi competitor ed è uno dei pilastri cardini di Metodo Hospitality, l’unico metodo per avere clienti "più felici" e con i quali sarà sempre un piacere costruire rapporti ed affari a lungo termine.
Altro fondamentale aspetto da considerare, che fa risaltare anche l’assessore Marras è il concetto di ESPERIENZA. “Vivere un’esperienza” è un aspetto cardine che devi far tuo e può fare veramente la differenza nel successo oppure no della tua attività. Infatti i clienti, quando entrano dentro la tua struttura, hanno bisogno di vivere un’esperienza incredibile. Hanno bisogno di essere trattati bene, di sentirsi importanti. Il segreto è non deludere le loro aspettative, anzi se possibile superarle. Solo cosi, in questo modo, escono dalla tua attività pienamente soddisfatti e felici.
Come si traduce questo? Che aumenterà esponenzialmente la possibilità che tornino di nuovo da te rimpolpando continuamente e costantemente la tua cassa aziendale.
Anzi, c’è di più. Più riuscirai a superare le loro aspettative e più c’è la possibilità che una volta fuori dalla tua attività diventino tuoi fan, consigliando ai loro amici e parenti di vivere l’esperienza della tua attività. Il classico passaparola (che renderemo scientifico, chiamandolo referral).
Oltre a quelli attuali, avrai sempre nuovi clienti che acquisirai e quindi sempre più soldi sonanti che entreranno dentro la tua azienda. Questo è solo un piccolo insegnamento estratto da Metodo Hospitality, una bussola per gestire i clienti al meglio ed in modo ottimale.
Ed è esattamente quello che succede quando l'offerta (anche in termini di eventi) è costruita intorno ad un target con un desiderio ben definito.
Individuare i desideri ed esprimerli in maniera efficace è l'attività principale che riguarda il marketing.
Si tratta di un'attività delicata, dove l'errore non è sempre contemplato. Ma la buona notizia è che tutti gli operatori dell'accoglienza possono imparare a impattare sul giusto target, a patto di studiare ed impegnarsi, fino a decidere di delegare degli esperti in maniera consapevole e non più "a naso".
Il primo passo, quindi, è iniziare a ragionare ad ampio spettro.
Dobbiamo - necessariamente - individuare dei consumatori disposti ad aprire il portafoglio in maniera ripetuta.
Aprire il portafoglio in maniera ripetuta, in termini di marketing, non è altro che una piccola parte della matrice RFM (Recenza, Frequenza, valore Monetario).
Lo strumento indispensabile per estrarre questa linfa vitale dalle liste ed eccellere nel settore dell'accoglienza è il CRM (Customer Relationship Management).
In Metodo Hospitality® spiego perché il CRM è un tassello così importante per tutti i 5 step del metodo, cioè:
analisi;
reputazione;
strategia;
conversione;
fidelizzazione.
Ma non solo: come ti dicevo prima, ho progettato "La bussola della gestione del cliente", uno strumento preso in prestito dal mondo della nautica (al quale sono tanto affezionata), che ti aiuta ad individuare i 4 punti cardinali per la gestione di ospiti "più felici" e con i quali sarà sempre un piacere costruire rapporti ed affari a lungo termine.
Più nella pratica, questa bussola ti permetterà di:
comprendere i veri bisogni dell'ospite;
sviluppare i corretti processi di accoglienza;
gestire al meglio il soggiorno dell'ospite e renderlo più felice;
far vivere agli ospiti esperienze WOW in ogni frangente del soggiorno, così che bramino il desiderio di ritornare e possano spendere soltanto apprezzamenti per noi.
Espando questi concetti fondamentali nei vari capitoli del libro Metodo Hospitality, un manuale indispensabile da tenere a portata di mano sulla scrivania, costantemente.
Il mio consiglio è quello di investire nella tua professionalità e unicità facendoti ispirare da una delle ultime copie disponibili del libro (sì, sto già lavorando alla versione 2.0 del Metodo). Quindi, se non l'hai ancora acquistato, puoi trovarlo qui.
L'acquisto del libro rappresenta lo step zero, ovvero il portale d'accesso nel magico mondo dell'accoglienza professionale. Ti garantisco che, da lì in avanti, tutto dipenderà esclusivamente da quanto tempo e impegno vorrai dedicare alla corretta applicazione dell'unico Metodo che punta a farti ottenere più clienti più felici.
In attesa di brindare al tuo successo ti mando un grande abbraccio,
Stefi
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