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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Dopo più di 3 anni di chiusura forzata, il Tibet riapre le frontiere al turismo internazionale

Finalmente anche il Tibet potrà accogliere nuovamente i turisti internazionali... ... Anche se con delle regole abbastanza singolari. Ecco quali sono i requisiti per l'ingresso nella regione.

Uno degli ultimi Paesi al mondo ad aver mantenuto le restrizioni per il Covid ha finalmente allentato le misure di sicurezza e riapre le frontiere ai turisti internazionali: si tratta del Tibet, luogo ricco di paesaggi bellissimi e dalla grande spiritualità.


Tibet, tutto pronto per la riapertura delle frontiere


La regione asiatica, annessa da molto tempo alla Cina, compie un grande passo avanti e torna ad accogliere i turisti provenienti da ogni angolo del mondo.


Penso sia una splendida notizia per tutti coloro i quali hanno sempre sognato una visita in questo luogo meraviglioso. Dunque è l’occasione perfetta per fare i bagagli e partire alla scoperta di paesaggi da favola e di una cultura preziosissima.

I requisiti per viaggiare in Tibet


Il Tibet riapre ai visitatori internazionali (tra cui anche gli italiani), ma ci sono alcuni requisiti da rispettare per poter varcare i suoi confini.


Per chi proviene dall’Italia è possibile passare dalla Cina o dal Nepal, gli unici due Paesi da cui è consentito l’ingresso presso la splendida regione asiatica.


In un primo momento, l’unico collegamento disponibile è quello con le grandi città cinesi: Lhasa, il capoluogo del Tibet, è raggiungibile dagli aeroporti di Pechino, Shanghai, Chengdu, Xian e altri ancora mediante voli interni.

Per la riapertura delle frontiere con il Nepal occorre attendere ancora un pochino:

presto sarà comunque riattivato il collegamento tra Lhasa e Kathmandu.

La regola madre per poter visitare il Tibet è il possesso di due documenti: il primo è il visto d’ingresso necessario per entrare nella Repubblica Popolare Cinese, che va richiesto in Italia prima della partenza, mentre il secondo è il permesso di viaggio in Tibet.


Quest’ultimo lo si può ottenere mediante il tour operator che organizza il viaggio.


Leggermente diversa è la procedura per chi passa dal Nepal. In questo caso non occorre richiedere il visto per la Cina prima di partire, perché lo si riceve direttamente in Nepal nel giro di 3 giorni lavorativi.


In ogni caso, chi proviene dall’Italia deve presentare l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima della partenza.


Sul territorio cinese le autorità si riservano la possibilità di effettuare ulteriori controlli a campione, con l’esecuzione di test anti-Covid. Poi, come se non bastasse, occorre compilare l’apposito modulo online per poter superare la dogana.

Ora ti chiedo: tutte queste restrizioni - per certi versi anacronistiche - avranno spento il desiderio di raggiungere una destinazione così ambita?


Che tu ci creda o meno, la risposta è NO. Perchè i desideri non possono mai essere spenti.


Puoi intensificarli o sopirli, ma comunque nel tempo affioreranno nei cuori di donne e uomini pronti ad emozionarsi.


Ed è una notizia fantastica per te, per la tua struttura e per il marketing in generale.


Come al solito si tratta di intercettare quelle richieste ancora inespresse ma insite nella natura umana.


Ed è quindi il trionfo del coraggio di osare.


Lo stesso coraggio che ti chiedo di avere in questo momento per cliccare su questo link e aiutarmi nella divulgazione del mio ultimo sforzo bibliografico...


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A te la decisione.


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Un abbraccio,

Stefi


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