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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Il fascino del silenzio spinge sempre più in alto i numeri del turismo contadino

La campagna in Italia è a tutti gli effetti un “infinito” nascosto. Eppure esistono numerosi itinerari per chi si considera un “viaggiatore contadino” e vuole scoprire la bellezza, i saperi e soprattutto i sapori legati al mondo rurale.


Si tratta di un’Italia inedita e antica, ricca di fattorie e poderi, cascine e masserie, campi e borghi rurali, ideale per vacanze di prossimità lontano da folla e confusione.


La vista dell’infinita bellezza che c’è dietro ogni “ermo colle”, il silenzio della natura e del lavoro, il profumo delle erbe e dei boschi, il sapore di una zuppa insolita, la sensazione delle mani nella terra e il ruvido abbraccio di un’ospitalità autentica.

Una meta per ogni passione: passeggiate nei luoghi incontaminati, le tradizioni gastronomiche, la sana fatica della raccolta dei frutti, l’atmosfera magica delle feste contadine, l’incontro e la vocazione del raccontare il proprio territorio.


E quindi via libera ad escursioni, weekend familiari, mini-vacanze di indubbia qualità, “settimane verdi” e Grand tour agricoli in qualsiasi stagione dell’anno. Una guida per tutte le tasche: minuscole aziende agricole familiari biologiche e biodinamiche, case contadine con vista orto, fattorie didattiche e sociali, agriturismi autentici nei quali si difende la biodiversità, ma anche eco-villaggi e agricamping per ospitalità informali.


La campagna, ma soprattutto il lavoro contadino, è - da molti - considerato un vero toccasana per vincere lo stress, complice soprattutto l’ambiente e un’attività che impegna al 100% chi la svolge anche se solo per qualche giorno o per svago.


Nel 2022, in fatto di itinerari e proposte turistiche, pensavamo forse di averle viste tutte: ma dopo i primi esperimenti sparsi, suscita sempre più interesse la vacanza (anche breve) in direzione fattoria, con le mete turistiche contadine di chi ha scelto e organizzato a misura di principiante un’esperienza di lavoro contadino, immersi (nel vero senso della parola) nei campi coltivati o tra le mucche e le caprette.

Il portale Agriexperience consente nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia di allontanarsi dalla frenesia cittadina, e raccogliendo ortaggi o mungendo il latte, di sperimentare l’impegno e le soddisfazioni che la natura regala.


Il progetto annovera realtà nelle quali diventa possibile vivere esperienze differenti.

Tutto nasce da un’idea di anni fa dopo una giornata di mungitura, come spiegano gli ideatori di questa formula originale:


" È stata un’esperienza totalizzante, in cui tutto quello che hai imparato fino ad allora lascia il posto alla natura, ai sensi, alla cura. Per questo quando siamo tornati in Italia ci siamo chiesti come mai nella patria della biodiversità agroalimentare non esistesse una piattaforma che offrisse un servizio tale a livello nazionale ".

Oggi il sogno Agriexperience può diventare di molti grazie alle tante realtà agricole che aderiscono con l’obiettivo di consentire alle persone di mettersi in gioco ma anche per facilitare l'incontro tra cittadini e turisti, tutti accomunati dall’interesse di conoscere i segreti dell’antico mestiere dell’agricoltura. Al tempo stesso gli imprenditori agricoli potranno condividere e diffondere la passione per il proprio lavoro.


Grazie alla piattaforma è possibile prenotare attività che variano da mezza giornata fino a soluzioni di più giorni nelle aziende agricole aderenti.

Dall’esperienza diretta e organizzata alla guida di 50 itinerari verdi, con 200 ospitalità bio e cucine dell’orto. In questo caso a pensarci non è un portale ma un volume che racconta 50 itinerari per chi si sente “viaggiatore contadino” e vuole scoprire la bellezza, i saperi e i sapori del mondo rurale.


È pur sempre lo stesso obiettivo, e cioè quello di svelare un’Italia inedita e antica.


E sai questo cosa dimostra?


Che non basta pensare qualcosa tipo "La mia offerta è pensata per tutti quei turisti che hanno voglia di viaggiare ".


Come vedi lungo tutti i miei articoli, la psicologia d'acquisto delle persone cambia radicalmente ed il rischio è che un messaggio generico cada nel vuoto.


Ecco perché serve andare più in profondità. Risuonare con il nostro target.

Significa avventurarsi negli abissi dell'animo umano, così da esplorarne desideri e paure.

Ecco perché insisto sull'importanza dell'attenzione ai bisogni degli ospiti (qualsiasi sia la loro natura).


Non volermene, ma individuare bisogni e desideri è un'attività del marketing. Perché é sui bisogni e su desideri precisi che si costruisce l'unico messaggio vincente sul mercato.


E si tratta di un'attività delicata, dove l'errore non è contemplato.


La buona notizia è che tutti gli operatori dell'accoglienza possono imparare i ragionamenti contro-intuitivi del marketing e far schizzare i margini della propria struttura, a patto di studiare ed impegnarsi, fino a decidere di delegare degli esperti in maniera consapevole e non più "a naso".


Perché l'ultima lezione di questo articolo è che le offerte non nascono a naso.

L'attrazione degli ospiti, unita alla presentazione della giusta offerta, è un asset imprescindibile per ogni struttura ricettiva alberghiera o extra-alberghiera.


Ed è il concetto che espando tra le pagine del mio libro, Metodo Hospitality.

Il mio consiglio è investire nella tua professionalità e unicità, lasciandoti ispirare da una delle ultime copie disponibili (sì, sto già lavorando alla versione 2.0 del Metodo).


Quindi, se non l'hai ancora acquistato, puoi trovarlo qui.


L'acquisto del libro rappresenta lo step zero, ovvero il portale d'accesso nel magico mondo dell'accoglienza professionale.


Ti garantisco che, da lì in avanti, tutto dipenderà esclusivamente da quanto tempo e impegno vorrai dedicare alla corretta applicazione del Metodo.


In attesa di brindare al tuo successo, ti mando un grande abbraccio.


Stefi


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