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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Il turismo aiuta sempre il territorio? A guardare la Thailandia sembrerebbe proprio di no...

La presenza di turismo su un territorio rappresenta sempre un beneficio per la comunità che lo abita? Sembra di no. A volte, infatti, è solo una piccola parte del denaro a finire nelle tasche della popolazione locale. E anche se questo problema si acuisce nei Paesi più poveri e con una fitta presenza di overtourism, in realtà è ancora possibile viaggiare in maniera sostenibile.

Questo perché, dopo gli anni bui della pandemia, il 2023 è l'anno della tanto attesa rinascita del turismo. Non a caso tutti gli indicatori parlano sia per l'Italia sia per il resto del mondo di numeri importanti ed in alcuni casi anche superiori al 2019. Sarebbe una boccata d'aria per il segmento che più di tutti ha sofferto il Covid e le sue ben note conseguenze. Questa fase di ripartenza rappresenta il momento giusto per una riflessione più ampia sulla sostenibilità del turismo.

Già con la prima ripresa del 2022 sono tornati a galla molti problemi legati all'overtourism, vale a dire quell'eccesso di turismo che modifica in maniera negativa il tessuto sociale ed urbano dei territori che lo affrontano.


Basta pensare all'effetto Airbnb sui centri storici di molte città d'arte italiane.


Ma c'è un altro aspetto legato al turismo di massa, che colpisce nello stesso modo le comunità ed è meno evidente: ti sto parlando del cosiddetto tourism leakage.

Cos'è il tourism leakage?


Per tourism leakage si intende il fenomeno per il quale il denaro speso dai turisti per il viaggio non finisce direttamente all'economia locale ma la bypassa e finisce in circolo nell'economia di un altro Paese.


Questo accade perché spesso il viaggio viene realizzato appoggiandosi a realtà internazionali: si vola utilizzando la compagnia di un altro Paese, si dorme nell'hotel di una catena internazionale, si mangia nei ristoranti di catena internazionali ecc. ecc.


Tuttavia, alla comunità locale rimangono soltanto le briciole.


E la situazione si acuisce in quei contesti vittime di sovraffollamento turistico perché proprio la natura di destinazione turistica li rende più adatti agli investimenti ed alle mire dei grandi gruppi internazionali.


Discorso simile per le destinazioni nei Paesi poveri o in via di sviluppo: l'assenza di infrastrutture adeguate rende più facile la presenza di tourism leakage.

Thailandia, India, Caraibi e i problemi di marketing


Gli studi effettuati sul tema del tourism leakage sono diversi. Uno in particolare ha dimostrato come in Thailandia il 70% del denaro speso in ambito turistico non arrivi in nessun modo alla comunità locale. Ma una situazione addirittura peggiore riguarda i Paesi dei Caraibi, dove questa percentuale arriva a toccare l'80%. In India, invece, ci si ferma al 40%.

E la tematica non è appannaggio esclusivo dei paesi poveri o in via di sviluppo.

L'Australia deve fare i conti con la scarsa "redditività" del turismo proveniente dal Giappone, per esempio. Il turista giapponese, infatti, utilizza tour operator del Sol Levante, così come hotel e ristoranti giapponesi, lasciando poco e nulla all'economia locale.


E come sempre è un problema di marketing. Le persone, almeno nel grosso, non vogliono cambiare le proprie abitudini. Non possiamo pretendere che tutti siano aperti a nuovi gusti e nuovi sapori perchè si tratta di una questione radicata nel DNA degli esseri umani.


Che tu ci creda o meno, gli esseri umani non vogliono resistere al cambiamento in sé, quanto all'essere cambiati. Non tolleriamo il cambiamento imposto.

Proprio per questo motivo c'è bisogno di un'offerta capace di superare queste resistenze inconsce ed invogliare le persone a provare qualcosa di nuovo senza correre rischi e senza stravolgere le loro abitudini.


Ed ecco che, seguendo questa strada, le comunità locali potranno facilmente demolire il muro della diffidenza.

Tornando a noi, sia chiaro che quando parlo di marketing e strategie vincenti non lo dico certo per presunzione, anzi.


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Ad ogni modo, ti lascio con una piccola confidenza: la strategia di lancio é una prova.


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Dal canto mio, ti giuro che mi muoverò in prima persona per ricompensarti come meriti.


A te la decisione.


La scelta è tua e soltanto tua.


Un grande abbraccio,



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