Stefania Salvatore
L'assessore Chessa agli albergatori sardi: "Giù i prezzi, tenere aperto 8 mesi". Tu cosa ne pensi?
Il giorno dopo l’annuncio del record di arrivi nei porti e negli aeroporti sardi, l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa frena l’entusiasmo.
A margine della conferenza stampa di presentazione di Autunno in Barbagia, l'assessore analizza la situazione alla vigilia del mese clou della stagione.
“Abbiamo la maggiore crescita delle presenze turistiche in Italia - ribadisce rispondendo ai giornalisti - ma ciò non toglie che la crisi economica debba far riflettere: la busta paga degli italiani è sempre più povera, l'inflazione troppo alta e il carovita pesa sulle famiglie. Incidono i trasporti così come l'aumento dei mutui e ha pesato anche quanto successo in Emilia-Romagna”.

Interessante poi il continuo dell'analisi:
“I turisti stanno arrivando ma bisogna capire dove vanno e come si stanno riposizionando - prosegue l'assessore -, la scelta dei turisti non è più solo quella dell'hotel, ma quella dell'extra alberghiero. Qualcuno punta l'attenzione sulle presenze che sono diminuite - aggiunge in riferimento alla posizione di Federalberghi Sardegna che segnala il 20% in meno delle presenze fino ad ora -. Le presenze non sono più certificate dai soli hotel, ma anche dalle altre strutture dell'extra-alberghiero: gli arrivi sono superiori e sono da record, le presenze possono essere diminuite perché è diminuito il potere di acquisto delle famiglie”.
Ecco che sul finale arriva il duplice appello ai professionisti della ricettività: abbassare i prezzi e tenere aperte le strutture da aprile a ottobre.
“Bisogna capire il momento che stanno attraversando le famiglie italiane - sostiene l'esponente sardista - l'alternativa è abbassare i prezzi, è l'unico modo che c'è per rispondere alla crisi economica mondiale, adeguare le offerte alla buste paga degli italiani”.
E poi l'allungamento della stagione:
“Bisogna aprire tutte le strutture ricettive sarde da aprile a ottobre, non può esistere che siano fruibili solo nei tre mesi estivi”.

La ricetta, per Chessa, passa anche per la promozione ed il marketing:
“Dobbiamo iniziare a diffondere lo slogan 'Sardegna mito diffuso', che mette insieme il fascino e la storia millenaria dell'Isola”.
Ma a quanto pare le difficoltà comincerebbero dallo stesso assessorato del Turismo:
“Qui i dipendenti sono tutti avvocati, cosa me ne faccio? Ho bisogno di chi parla le lingue e di esperti di marketing e promozione - tuona -. Purtroppo non si possono fare concorsi mirati per ogni assessorato, ma questo complica le cose”.
E come dargli torto su quest'ultimo aspetto?
Un esperto di marketing gli direbbe subito che quello slogan non ha alcuna speranza di fare breccia nell'unico posto che conta: la mente dei turisti.
'Sardegna Mito Diffuso' cosa dovrebbe evocare esattamente?
Se faccio fatica a decifrarlo io - da sarda - figuriamoci un turista...
Ma al dì là di questa precisazione, mi interessano particolarmente gli altri due spunti.
Uno mi trova d'accordo, l'altro per niente.
Sono d'accordo sull'apertura prolungata delle strutture...
... ma se i turisti arrivano a singhiozzo perchè i collegamenti sono scarsi, non c'è marketing che tenga.
Va bene promuovere la Regione fuori dai confini nazionali, ma ci deve essere un chiaro piano di sviluppo e potenziamento dei servizi offerti, soprattutto in termini di trasporti.

L'aspetto sul quale sono totalmente contraria riguarda invece il suggerimento di abbassare i prezzi. Questa è una strategia fallimentare.
Abbassare i prezzi significa attrarre un pubblico basso spendente, incapace di creare un valore aggiunto sul territorio in termine di spese.
Non a caso, l'unico segmento in crescita è quello del turismo di lusso, ed è lì che bisogna puntare. Potenziando i servizi e soprattutto l'accoglienza, nostro grande tallone d'Achille.
E sai il motivo per cui insisto tanto sul concetto di accoglienza superlativa?
Perchè è una delle vie migliori per sfruttare la scienza del posizionamento di marca.
Forse potresti non essere completamente ferrato su questa disciplina, ma fortunatamente per te esplodo questo argomento nel mio ultimo libro.
Al suo interno troverai una struttura chiara di come lanciare o ri-lanciare un Brand senza sbavature, senza tecnicismi e senza strategie che richiedono investimenti multi-milionari. Brain Positioning costa meno di un portachiavi personalizzato e può essere tuo in men che non si dica, attraverso un semplice clic su questo link
È pensato su misura per te.

Ad ogni modo, ti lascio con una piccola confidenza: la strategia di lancio é una prova.
Una prova basata sulla fiducia. Fiducia che dipende dal Brand. Per aiutarmi a costruire ancora più fiducia dovresti cliccare questo link e divulgare il mio ultimo lavoro condividendo le tue impressioni.
Dal canto mio, ti giuro che mi muoverò in prima persona per ricompensarti come meriti.
A te la decisione.
La scelta è tua e soltanto tua.
Un grande abbraccio,
