Stefania Salvatore
Nel settore turistico mancano all'appello 350mila lavoratori: è davvero tutta colpa del RdC?
"Ai tradizionali problemi di reperimento della manodopera si aggiunge oggi un fenomeno di allontanamento del personale dal nostro settore. Si tratta di un fenomeno riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Una situazione che ci preoccupa perché il deflusso di queste persone rischia di dissanguare il settore".
Parole e musica del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca alla 72esima assemblea appena chiusa a Parma, con la presenza del ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Anche se i dati del turismo sono ottimi, il problema è che mancano all'appello ancora tanti lavoratori da impiegare nel settore.
"Questi anni hanno messo in risalto quanto importante sia per la nostra attività poter contare su collaboratori validi, professionalmente competenti e motivati - sottolinea il presidente Bernabò Bocca -.
A seguire l'affondo sul reddito di cittadinanza: "È arrivato il momento di far ricominciare a lavorare queste persone".

"Si tratta di un fenomeno riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Il lungo periodo di stasi, legato agli avvenimenti degli ultimi anni, ha spinto non solo i collaboratori con contratto a termine, ma anche quelli con contratto a tempo indeterminato, tutelati dagli ammortizzatori sociali, a guardarsi intorno alla ricerca di un'altra occupazione".
Tra le soluzioni proposte dal Governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, troviamo una regolamentazione del flusso di migranti: "C'è bisogno di un numero di lavoratori e lavoratrici che non ci sono nel nostro Paese e che possono arrivare anche da fuori. Bisogna garantire meno burocrazia e bisogna che l'Italia lavori sull'attrattività dei talenti e per trovare il lavoro prima possibile per chi si laurea".
Poi si parla di un problema legato agli stipendi: "Bisogna pagarli meglio - dice il Governatore - e poi dobbiamo fare in modo che i ragazzi tornino o non se ne vadano. E infine c'è un problema di avanzamento di carriera, non solo nella ristorazione. È innegabile che su alcuni tipi di lavori a parità di mansione e professioni spesso i ragazzi all'estero trovino condizioni di lavoro molto più vantaggiose".

Anche Bonaccini interviene sul RdC: "Non sono uno di quelli che dice il reddito di cittadinanza vada cancellato, in tutti i Paesi europei c'è uno strumento di assegno per un periodo della propria vita a chi è nella disperazione. Il punto è che questo reddito, che io non voglio togliere ma vorrei vedere modificato, deve migliorare laddove ha svolto poco una delle priorità che si era dato".
Turismo e investimenti
Sul tema dei numeri, ecco l'intervento del ministro del Turismo Garavaglia: "Nel Pnrr per il turismo abbiamo 2,4 miliardi e sono l'1% ma il settore pesa il 13% del Pil. Lo abbiamo trovato dal governo precedente, quindi cerchiamo di fare il meglio con quello che abbiamo sfruttando l'effetto leva con cui diventano 7 miliardi. Il primo tema sul Pnrr è quello della flessibilità. L'ultima cosa che possiamo permetterci come sistema paese è avere 200 miliardi e non usarli tutti. Quando hai misure che tirano bisogna rifinanziarle. Dobbiamo reperire altre risorse con i normali mezzi di bilancio, ma su questo il ministro Franco (Economia) mi ha dato rassicurazioni".
Chiosa finale: "Il settore è super-competitivo e bisogna pensare a come acquistare nuove quote di mercato e mantenerle nel tempo, c'è quindi il tema di fondo di innalzare la qualità e servono le risorse per migliorare l'efficientamento energetico e la sostenibilità".

Personalmente resto sempre un po' scettica quando sento parole vuote e frutto di percezioni personali come con il tanto sbandierato termine "qualità".
Così come resto scettica davanti a determinati numeri, specie quando non si capisce al meglio chi li determini e con quale metodologia.
Mi ero già espressa sul tema lavoratori in risposta ad un articolo su uno dei principali quotidiani regionali sardi.
In data 2 Aprile 2022, La Nuova Sardegna titolava, con mio grande rammarico...
"Allarme turismo, non si trovano lavoratori".
Ti riporto per intero la mia replica, così da renderti partecipe della mia indignazione ed eventualmente affidarmi il recruiting per la tua struttura o suggerirmi ad un tuo conoscente (ma solo e soltanto se lo vorrai).
La replica di Stefania Salvatore
Stamattina durante una call di lavoro é nata una piccola (ma infiammata) discussione intorno a questo articolo. Inutile negarlo: mi sono fiondata in edicola per blindare una delle ultime copie di giornata rimaste. Volevo leggere ogni singola parola e capire nel dettaglio quali fossero questi grandi problemi tanto sbandierati.
Perché forse sembrerà un paradosso...
... ma come consulente di marketing mi sento chiamata in causa.
DICO DAVVERO. IN PRIMA PERSONA.
Questo perché ogni giorno ricevo candidature su candidature per strutture ricettive sparse lungo tutta l'isola. Quindi i lavoratori (alias persone o "aka" esseri umani per stare al passo coi tempi) non mancano affatto.
Semmai manca un sistema di attrazione e selezione del personale che impedisca all'imprenditore e al candidato di:
- perdere tempo, perché manca chiarezza; - perdere reputazione, perché il passaparola incontrollato può diventare letale; - perdere la faccia, perché assisto in prima persona a pianti disperati davanti al rifiuto.
Personalmente sono convinta del fatto che nulla succeda per caso e che appellarsi a fortuna/sfiga siano soltanto pretesti auto-giustificanti.
Questo lo sanno bene i nostri clienti, che decidono di delegare al mio team la ricerca dei migliori talenti sul mercato.
Ecco: e se ti dicessi che esiste un particolare processo di "recruiting", mirato - in maniera esclusiva - alla corretta individuazione di presenti e futuri campioni del settore...
...saresti disposto a credermi?
Perché la soluzione é più facile di quanto pensi:
basta cliccare (o far cliccare ad un conoscente) il link che ti incollo di seguito: https://www.exponentialpeople.it/
Buona caccia a tutti!