Stefania Salvatore
Perchè la nave da crociera più grande del mondo sta già provocando queste accese polemiche?
Otto quartieri pronti ad essere esplorati in ogni ora del giorno e della notte, un vasto parco giochi dalla grandezza monumentale e una selezione di oltre quindici ristoranti, lounge bar e caffè.
Il nuovo The Icon of the Seas sembra molto più di una semplice nave da crociera.
Con l'entrata trionfale nella flotta di Royal Caribbean, la nave da crociera più grande del mondo si prenderà il mare per offrire un'esperienza di viaggio senza precedenti.

L'obiettivo audace è quello di trasformarsi da mezzo di trasporto a destinazione a sé stante, come fosse un mondo da scoprire con l'entusiasmo e la curiosità riservati alle località di terraferma più famose.
Immagina di solcare le onde dell'oceano immerso in una settimana di scoperte nei Caraibi.
Questo è quanto la nuova crociera offre: un'opera d'ingegneria che vanta già numeri da primato, ideata dal costruttore finlandese Meyer Turku.
Con i suoi possenti 365 metri di lunghezza e un peso che sfiora le 250.800 tonnellate, The Icon of the Seas è pronta ad accogliere oltre 5.610 fortunati passeggeri, affiancati da una crew di 2.350 membri.

Questa imbarcazione titanica è stata plasmata su misura con l'obiettivo di garantire un'esperienza su misura per ogni ospite.
Distribuita su ben 20 ponti, offre una varietà di 20 esperienze uniche che spaziano tra tipi di ristorazione e attrazioni diverse.
Proprio come afferma Jason Liberty, il Presidente e CEO del Gruppo Royal Caribbean:
"Ogni nuova nave che introduciamo alza gli standard dell'industria turistica e amplia ciò che i nostri ospiti conoscono e amano. Dall'istante in cui mettono piede a bordo, ogni dettaglio è curato per regalare loro la vacanza perfetta, sia a terra che in mare. Con Icon of the Seas abbiamo portato questa filosofia a nuove vette, creando la quintessenza delle vacanze in famiglia."
Mentre The Icon of the Seas ancora non ha preso ufficialmente il largo, avendo vissuto l'estate come un periodo di prova, questa nave da crociera che sfoggia scivoli e piscine (sette piscine tradizionali e nove idromassaggi, per la precisione) si sviluppa come una vera e propria cittadella galleggiante.
Con ben 28 tipologie diverse di alloggi, dall'ampia suite alla accogliente casetta a schiera adatta a coppie o gruppi di amici, è identificabile come un parco divertimenti sia per i grandi che per i più giovani.
Uno dei suoi approdi è Coco Cay, una delle gemme delle Bahamas: qui i passeggeri potranno divertirsi ancora di più: si va dalle moto d’acqua, al giro in canoa, allo snorkeling…
In più è presente, un parco giochi in acqua per i bambini ed un bar nell’oceano, anche se per arrivare a dissetarsi bisogna per forza nuotare.

Ma mentre l'entusiasmo cresce inesorabilmente, c'è chi si chiede, con le radici ancorate a terra, quale possa essere l'impatto ambientale di una struttura così massiccia.
In che modo potrà sposare le politiche di tutela del pianeta e, in particolare, la salvaguardia dell'ecosistema marino?
La risposta da parte della compagnia è ferma e sicura:
"Icon sarà il primo gioiello della flotta ad adottare la tecnologia a celle a combustibile e sarà alimentato con gas naturale liquefatto ".

Ma torniamo a noi e allo spunto che ci offre questa nuova fantastica notizia.
Anche se alcuni risvolti ci riguardano da vicino (più di quanto immagini), la verità è che una premessa è quantomeno d'obbligo.
Infatti, che tu ci creda o meno, l'animo umano è intriso di egoismo.
Questo significa che c'è una differenza atroce tra quello che le persone dicono e quello che le persone fanno. E non è questione di incoerenza.
Nella maggior parte si tratta semplicemente di salvare la faccia (e la coscienza) pur di salire sul fatidico carro del vincitore.
Non è un tema di cui mi sentirai parlare molto spesso, ma prova a pensare alla guerra in Ucraina. Inizialmente si erano paventate manifestazioni di solidarietà come spegnere le luci, rinunciare alle stufe, ai fornelli, ecc.
Ma in quanti davvero lo hanno fatto?
Te lo dico io: pochissimi.
E non per menefreghismo o altro.
È che le persone non sono disposte a rinunciare ai comfort acquisiti.
Non a caso, nonostante la preoccupazione dell'impatto ambientale e della tutela dell'ambiente, la caccia all'acquisizione del biglietto per questa nuova incredibile avventura è già iniziata e sembra non volersi fermare.
La gara per aggiudicarsi un posto è feroce.
Tuttavia, al contrario di quanto potresti pensare, la motivazione non è (soltanto) quella di poter scattare un selfie a bordo e provocare invidia ad amici e amiche.
Il motivo più profondo - quello che davvero smuove gli animi - è dettato dalla paura di rimanere esclusi, perdendo l'opportunità di essere i primi (o tra i primi) a potersi permettere qualcosa di esclusivo.
Ed è lo stesso identico sentimento che dovresti evocare anche all'interno della tua struttura ricettiva, per quanto non sia affatto semplice e banale.
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