Stefania Salvatore
Questa compagnia aerea ha appena costruito una sezione "adults only" per chi desidera relax totale
Tutti sanno che viaggiare su un aereo è un'esperienza che richiede confort e relax.
Tuttavia, mentre molti viaggiatori apprezzano l'opportunità di vedere il mondo dall'alto dei cieli (anche se questo può comportare dei disagi in termini di sopportazione), altri trovano la presenza di bambini urlanti particolarmente fastidiosa.
E così, dopo gli hotel per adulti, le persone iniziano a richiedere a gran voce anche gli aerei per adulti.
Lontani da ogni giudizio personale, cercheremo di capire insieme perché alcune persone richiedono aerei per adulti e daremo uno sguardo alle sfide che le compagnie aeree devono affrontare nell'offrire voli solo per adulti.

Poco tempo fa una ragazza ha chiesto - per il futuro - delle sezioni di aerei per soli adulti senza bambini.
Questo dopo aver volato vicino ad un bambino furioso e urlante.
Nel momento in cui ha pubblicato la sua esperienza su TikTok, scrivendo "Perché non esistono voli per soli adulti? Pagherei così tanti soldi", ha riscosso un successo inaspettato.
La 24enne ha dichiarato che le sue cuffie con cancellazione del rumore non erano sufficienti a eliminare le grida del bambino.
"Ho delle cuffie con cancellazione del rumore, ma il bambino aveva ben più di cinque anni ed era seduto direttamente dietro di me. Mentre prendeva a calci la mia sedia la madre dormiva", le sue parole.
Il video ha ricevuto più di 700.000 visualizzazioni, presumibilmente a causa dell'esperienza quasi universale di essere infastiditi da un bambino che piange.
In effetti, i bambini rumorosi ed urlanti possono essere una fonte di disturbo sia per i passeggeri che per l'equipaggio.
Il rumore di un bambino che piange o urla può interferire con la tranquillità degli adulti, creando ansia e frustrazione in molte persone.
La frustrazione può svilupparsi rapidamente quando i bambini urlanti sono presenti sugli aerei a causa del livello di rumorosità che possono raggiungere.
Per non parlare dei neonati, il cui pianto continuo spesso è difficile da contenere.
Questi rumori creano spesso un grande disagio ai passeggeri, soprattutto durante i voli notturni o i voli molto lunghi, quando le persone avrebbero necessità di dormire.
Inoltre, anche se la maggior parte dei bambini è ben educata e sa come comportarsi negli aerei, alcuni possono essere particolarmente problematici.
Spesso, in questi casi, si assiste alla pressoché totale indifferenza da parte dei genitori.

Forse è anche per questo che molte volte le compagnie aeree hanno minacciato di bandire i bambini – del tutto o in parte – dai velivoli.
Ma poi quasi nessuna l’ha veramente fatto.
Non è "politically correct", visto che tutti hanno diritto di viaggiare.
Invece adesso c’è chi fa sul serio.
Una compagnia ha veramente deciso di vietare ai bambini l’accesso in una parte dell’aereo, riservandola ai soli passeggeri adulti.
E la notizia sta facendo il giro del mondo.
La compagnia aerea che separa i bambini
Si tratta della Corendon Airlines, compagnia low cost olandese.
Anche se al momento non vola in Italia, sono in molti a sperare che arrivi presto qui da noi.
A bordo dei propri velivoli la Corendon ha separato (con pareti e tende) la zona in cui i bambini possono viaggiare rispetto a quella in cui non sono ammessi.
La promessa di un volo super rilassante
La configurazione dell’aereo con zona “solo adulti” prevede 102 posti per i passeggeri che desiderano stare il più lontano possibile dai bambini.
La zona “adults only” si trova in punta, al posto della Business Class, e si potrà scegliere tra poltrone XL con spazio extra per le gambe e posti standard.
La nuova classe al momento è disponibile solo su voli a lungo raggio.
Ecco come la compagnia ha giustificato la scelta:
“Questa zona della cabina è stata pensata per quei passeggeri che volano senza bambini e per chi viaggia per lavoro e che ha bisogno di operare in un ambiente silenzioso. Al contempo, l’introduzione della zona ‘only adult’ ha un effetto positivo anche sui passeggeri che viaggiano con i loro bimbi, in quanto non devono più preoccuparsi delle reazioni degli altri passeggeri nel caso in cui i loro figli iniziassero a piangere nel bel mezzo della notte o li disturbassero in qualunque altro modo”.
Insomma, non è una questione di discriminazione.
Al contrario, la scelta della Corendon farà felici tutti quanti.

Ma torniamo a noi e a quanto di utile possiamo estrapolare da una simile notizie.
Perchè come vedi certe decisioni sono tutt'altro che facili e veloci.
Personalmente trovo molto elegante la modalità seguita dalla compagnia aerea per comunicare questa "divisione".
E non ti nego che, quando circa un anno fa anche io mi sono trovata davanti ad un loro simile, ho capito quanto il filo tra l'offesa e la comprensione fosse sottile.
Fortunatamente (e con un pizzico di bravura) è andato tutto alla grande, ma non ti nascondo quanta paura regnasse nel mio ufficio durante quelle prime settimane.
Poi, davanti al comprovato successo dell'operazione, ancora una volta mi vennero in mente gli insegnamenti sul posizionamento di marca da parte del compianto Al Ries.
Ed oggi cerco di divulgare una minima parte di quelle strategie agli imprenditori coraggiosi nel mondo dell'accoglienza.
Si tratta soltanto di far sentire l'ospite un essere umano nella sua interezza e non un numero (o un nome) di stanza.
E vorrei che lo stesso identico sentimento riuscissi ad evocarlo anche tu all'interno della tua struttura ricettiva, per quanto non sia affatto semplice e banale.
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