Stefania Salvatore
Scalapay ha deciso: all-in sul turismo. E la nuova formula gli sta dando ragione...
Aggiornamento: 19 feb 2022
Solo in apparenza è un’antitesi: la crisi colpisce il mercato del turismo in Italia e Scalapay si estende nel comparto.

La verità è che viaggiare è un bisogno che si afferma con prepotenza nella popolazione e l’opportunità di dilazionare i costi - senza interessi - è una leva gigantesca per facilitare l'acquisto di esperienze e intrattenimento, soggiorni e viaggi in Italia e verso le destinazioni ad oggi raggiungibili.
Oltre 50 aziende lo hanno capito e hanno scelto di aderire alla formula di Scalapay: buy now pay later. Significa rendersi più appetibili agli occhi dei consumatori (sinceramente credo sia anche possibile vendere meglio se passa l'idea del "Tanto lo pago dopo!").

Il primo bilancio per la fintech Scalapay è incoraggiante: la società ha trasformato le modalità di pagamento anche nel settore del travel permettendo agli acquirenti di ricevere prodotti e servizi immediatamente: l'ospite paga in tre soluzioni senza interessi mentre la struttura ospitante riceve immediatamente l’intero importo.
Gli acquisti nel segmento travel di Scalapay registrano andamenti costanti su ogni tipologia di servizio per poi concentrarsi, tra novembre e dicembre, verso l’acquisto di gift card, terme, soggiorni in montagna e weekend.

Anche in queste settimane, nonostante il perdurare delle incertezze, Scalapay rileva un numero notevole di prenotazioni per le vacanze estive, con un chiaro trend verso le località balneari nazionali.
Abbiamo voluto testare un posizionamento della formula buy now pay later nell’ambito del travel e siamo particolarmente soddisfatti di poter rilevare questo livello di risultati a distanza di pochi mesi. Ora puntiamo a rilanciare e consolidarci ulteriormente sia sul mercato italiano, con l’obiettivo di ottenere sempre più la fiducia di tour operator, villaggisti, parchi di divertimento e intrattenimento, sia oltre i confini nazionali. Riteniamo che ci siano margini di manovra per rivolgerci sia ad aziende fuori dai confini nazionali e la recentissima apertura al travel in Spagna e Francia ne è la dimostrazione.
La morale che possiamo trarre da questa proposta è che tutto ruota intorno ad una specifica esigenza. L'offerta, infatti, è cucita su misura per un pubblico che trova allettante l'idea di pianificare una vacanza e pagare in tre comode soluzioni senza interessi. Il problema non è legato ai soldi, ma al come li vediamo sparire dal conto corrente.
Ecco perché insisto sull'importanza dell'attenzione ai bisogni degli ospiti (qualsiasi sia la loro natura).
Individuare bisogni e desideri è un'attività ad appannaggio esclusivo del marketing. Perché é stimolando bisogni e desideri precisi che si vince sul mercato.

E si tratta di un'attività delicata, dove l'errore non è contemplato.
La buona notizia è che tutti gli operatori dell'accoglienza possono imparare i ragionamenti contro-intuitivi del marketing e impennare i margini della propria struttura, a patto di studiare ed impegnarsi, fino a decidere di delegare degli esperti in maniera consapevole e non più "a naso".
Perché la lezione di questo articolo è che le offerte non nascono a naso.
L'attrazione degli ospiti, unita alla presentazione della giusta offerta, è un asset imprescindibile per ogni struttura ricettiva alberghiera o extra-alberghiera.
Ed è il concetto che espando tra le pagine del mio libro, Metodo Hospitality.

Il mio consiglio è investire nella tua professionalità e unicità, lasciandoti ispirare da una delle ultime copie disponibili (sì, sto già lavorando alla versione 2.0 del Metodo).
Quindi, se non l'hai ancora acquistato, puoi trovarlo qui.
L'acquisto del libro rappresenta lo step zero, ovvero il portale d'accesso nel magico mondo dell'accoglienza professionale. Ti garantisco che, da lì in avanti, tutto dipenderà esclusivamente da quanto tempo e impegno vorrai dedicare alla corretta applicazione del Metodo.
In attesa di brindare al tuo successo, ti mando un grande abbraccio.
Stefi