Stefania Salvatore
Turismo, ecco perché risulterebbe fallimentare puntare su tutto e tutti indistintamente
Le recenti dichiarazioni del Sindaco di Tropea sottolineano piena soddisfazione a nome dell’intera comunità per la sottoscrizione, avvenuta nei giorni scorsi (insieme al Professore Yuichi Ueno, Rettore della Ryutsu Keizai University (RKU) del Giappone), di un memorandum di cooperazione tra la Città di Tropea ed il prestigioso ateneo nipponico, in particolare con la Facoltà di Sociologia ed il Dipartimento di Turismo Internazionale.
L’accordo è finalizzato a promuovere l’istruzione e la ricerca che contribuiscono allo sviluppo e lo scambio reciproco di persone coinvolte nell’istruzione e nella ricerca ai fini della ricerca e della formazione congiunte.
"Così come non ha senso continuare a parlare di un turismo, declinato al singolare, che sia per tutti i gusti e per tutte le stagioni, né di improbabili destinazioni turistiche appetibili per categorie di viaggiatori diverse e spesso inconciliabili tra loro, allo stesso modo non possono esistere progettazioni locali o nazionali in tema di turismi (necessariamente al plurale) che non si fondino su quella che rimane la condizione discriminante tra strategie competitive di medio e lungo termine. Parlo della differenziazione dei target alla quale far seguire precise e inequivocabili scelte di politica interna e di marketing territoriale".

La sigla del Memorandum Tropea – Ryutsu Keizai University è stata siglata nel Palazzo Antico Sedile dei Nobili nel borgo.
A partire dal prossimo autunno l’Amministrazione Comunale lavorerà alla partecipazione del Sindaco alle modalità di lavoro e ricerca in Giappone tramite una visita istituzionale in programma per la prossima primavera 2023.
Emerge a chiare lettere il fatto che a Tropea sembrano aver appreso molto bene il concetto di identità distintiva per una destinazione turistica. Il Primo Cittadino chiarisce di essere già a lavoro per la programmazione 2023: del resto le strategie non dipendono dal caso o dal disordine, quanto da precise opzioni programmatiche finalizzate a distinguere - ed a preferire - attraverso chiare linee di indirizzo e di governo del territorio alcuni percorsi ed alcune tipologie di viaggiatori rispetto ad altri.

Il motivo è semplice: nella maggior parte dei casi è fallimentare pensare di puntare a tutto e a tutti in maniera indistinta.
Bisogna studiare e fare delle scelte.
Tropea da qualche anno continua a muoversi in questa direzione e con questo metodo, selettivo e competitivo, con risultati straordinari ed eloquenti su più fronti: dal dimezzamento del traffico interno alla crescita esponenziale della residenzialità diffusa alla esplosione ormai globale sulle più importanti riviste di turismo e marketing territoriale, Tropea rientra tra le icone identitarie e distintive della Calabria in Italia e nel mondo.

Il grande obiettivo di Tropea è de-stagionalizzare con grandi eventi durante tutto l’anno sfruttando lo straordinario patrimonio di dimore storiche ereditate dalla Città che ha nel suo salotto diffuso affacciato sul mare un immenso valore aggiunto.
Tropea non è una destinazione adatta ai giovanissimi in cerca di attrattive ludiche, in quanto difficili da organizzare e proporre anche per la conformazione del territorio.
È invece una destinazione più sicura, tranquilla, silenziosa...
Quindi adatta alle famiglie.
Ecco perché la volontà di intercettare flussi da oriente e medio oriente, di cui il Giappone rappresenta la punta di diamante.

Se ci fai caso, casualmente (o forse no?), la focalizzazione è uno dei concetti fondamentali fra i tanti che troverai esplorati in lungo e in largo nei vari capitoli del mio libro, "Metodo Hospitality” - il vademecum sull'accoglienza -, quel Metodo che i clienti definiscono "l'unico in grado di portare risultati concreti senza inutili giri di parole".
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Stefi