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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Cosa non può mai e poi mai mancare nelle tasche dei viaggiatori avventurosi

Chi ama viaggi avventurosi sa bene quanto non possa fare a meno di alcuni oggetti indispensabili, soprattutto quando si vuole provare un'esperienza immersi nella natura. Percorrere sentieri tortuosi o cimentarsi in lunghe traversate diventa difficile quando - giusto per esempio - non si ha uno zaino adatto.

Tutti sanno che lo zaino è il miglior compagno di viaggio degli avventurieri. Quindi è meglio optare per una soluzione capiente e resistente che, grazie ai vari scompartimenti, raccoglie facilmente tutta l’attrezzatura in modo pratico e veloce. Il mio consiglio è quello di provarlo in spalla prima dell’acquisto, così da non rischiare di trovarsi in difficoltà proprio durante l’escursione.

Non dimentichiamo un particolare: chi viaggia ama portare con sé tracce tangibili delle meraviglie alle quali assiste. A volte è necessario pensare ad un sistema capace di garantire la ricarica alla videocamera - definita dagli esperti action cam - che sarà pronta a catturare i migliori momenti e trasformarli in ricordi senza tempo. Le action cam resistono ad acqua, neve, fango: per questi motivi risultano le più indicate rispetto alle canoniche fotocamere digitali.

Tra gli altri oggetti utili non può mancare qualcosa di multifunzionale che può essere comodo in tante occasioni.


Stiamo parlando del ben noto coltellino svizzero, che può diventare apribottiglie, cacciavite, stuzzicadenti e persino forbice!

Un altro accessorio immancabile è l’orologio: il più apprezzato dagli avventurieri risulta il modello con integrata la lunetta di 24 ore. Non a caso è utilizzato da piloti e viaggiatori di tutto il mondo.

Anche per chi viaggia lo smartphone è un amico inseparabile. E la custodia impermeabile lo è ancora di più, soprattutto quando la meta potrebbe essere una spiaggia o una zona piovosa e la relativa sicurezza diventa prioritaria.


In tal caso si possono scegliere delle custodie adatte sia a proteggere il telefono sia i documenti importanti.


Qualsiasi cosa si decida di fare non potrà di certo mancare - in un viaggio di avventura che si rispetti - il kit del pronto soccorso. Per far fronte a qualsiasi emergenza, infatti, è meglio partire in sicurezza, dotandosi della classica valigetta che contiene tutti i presidi utili per il primo soccorso.

Per un riposo confortevole in qualsiasi contesto, va da sé che il cuscino da viaggio è un must have per ogni esploratore. Che si tratti di viaggio in auto, aereo o treno, infatti, la qualità del riposo deve essere sempre alta così da vivere al meglio tutta l’avventura. I cuscini più acquistati sono quelli in memory foam, di certo tra i più indicati per due motivi: facilità di pulizia e massimo del comfort.

Tutto questo, per i professionisti dell'accoglienza, è utile per un semplice motivo: stiamo assistendo alla nascita di un nuovo tipo di viaggiatore, il solitario. Infatti, una rivelazione statistica Statunitense del 2019 confermava come il 60% degli adulti avesse già viaggiato in solitaria. Tuttavia, l'attuale offerta di strutture ricettive non è del tutto pronta per accogliere questo tipo di ospite. Secondo la definizione fornita da Statistics Canada, si definisce viaggiatore solitario una persona che non è accompagnata da un componente della famiglia durante il viaggio. Una persona che viaggia in gruppo, quindi, può considerarsi anche un viaggiatore solitario.

L'aspetto interessante della ricerca è che la maggioranza di questo genere di viaggiatori ha una vita sociale attiva e un reddito elevato. Inoltre, le abitudini di viaggio sono diverse da quelle degli altri avventurieri.

E se le abitudini di viaggio sono diverse da quelle degli altri avventurieri... allora la chiave di volta è data dalla nostra parolina magica: accoglienza e attenzioni agli ospiti. Dobbiamo sforzarci di capire le aspettative del viaggiatore solitario (o di gruppo), avventurarci negli abissi dei desideri, delle paure, delle speranze e dei bisogni... ... e questo ci permetterà di eccellere rispetto agli standard (bassi) dei competitor.


Ne sono sicura: a quel punto potrai dire di conoscere davvero il tuo ospite target, aiutandolo ad orientarsi in mezzo alla giungla di proposte (tutte uguali) contro le quali si imbatte tutti i giorni.


Ed è il motivo per cui, dopo 10 anni di studio e applicazione, ho creato "La bussola della gestione dell'ospite", adatta a tutti quegli operatori del settore accoglienza che desiderano ottenere soltanto ospiti felici ed aiutarli sinceramente.


Questa bussola ti aiuta ad individuare i 4 punti cardinali per la gestione dell’ospite “felice".


Più nella pratica:

  1. comprensione;

  2. processi;

  3. gestione;

  4. effetto wow.

Sono i concetti fondamentali che troverai esplorati in lungo e in largo nei vari capitoli del mio libro, "Metodo Hospitality”.


Se non hai ancora ordinato la tua copia, il mio umile consiglio è assicurartela (prima che sia troppo tardi) facendo clic su questo link.


Non penso sia un caso se... chi lo ha già acquistato...

lo definisce l'unico sistema che aiuta (in maniera concreta e senza inutili divagazioni) ad ottenere davvero più clienti più felici.


Si tratta di un manuale utile e pratico, da tenere costantemente sulla scrivania e da utilizzare come fosse la tua nuova bussola.


Un piccolo primo passo verso la totale dedizione ai tuoi ospiti.


È già successo con i miei studenti avanzati e succederà anche con te: gli ospiti non vedranno l'ora di rivederti e te lo diranno nell'esatto momento in cui ti lasceranno le loro testimonianze come persone soddisfatte del servizio e felici di fare affari con te.

Approfitta quindi del ridicolo prezzo che ho riservato per le ultime copie disponibili:

non ci sarà mai alcuna ristampa.


E ricorda: anche i più bravi - o i fuoriclasse - non possono compiere più di un singolo passo per volta. Quindi fai il tuo: ordina adesso la tua copia.


Un abbraccio e buon lavoro,

Stefi

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