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  • Immagine del redattoreStefania Salvatore

Il mitico Hotel Danieli di Venezia festeggia 200 anni e sfrutta tutto il potere della celebrità

Nel nome del celebre Hotel Danieli rimarrà impresso in eterno il ricordo del suo fondatore, Giuseppe Dal Niel, che diede vita al brand dell'albergo che si affaccia sul Bacino di San Marco: 200 anni di storia hanno contribuito a renderlo "immortale".

Photo by Marriot.it

L'imprenditore friulano, infatti, nel 1822 fu colpito dal classico colpo di genio che cambiò la vita a lui e alla città tutta.


Il fiuto per gli affari portò Dal Niel a firmare il contratto per acquisire Palazzo Dandolo, lo straordinario edificio gotico del 1471 realizzato dalla famiglia che diede a Venezia quattro Dogi, tra i quali il famoso Enrico Dandolo.

Il Danieli, parte del portfolio di Marriott Bonvoy, spegne quest'anno duecento candeline e non risparmia nemmeno un giorno di festeggiamenti.


Il compleanno troverà il proprio culmine il prossimo autunno, dopo quattro stagioni di eventi (incluse mostre fotografiche), un menù speciale creato per l'occasione e un costume per Carnevale realizzato dall'artista Tanja Schulz-Hess.


Palazzo Gritti Dandolo (Photo by Wolfgang Moroder).

Nel 1833 la scrittrice Auguste Charpentier, in arte George Sand, durante un soggiorno con il compagno Alfred de Musset, diede scandalo per un'infatuazione - tanto travolgente quanto temporanea - perché si innamorò del medico veneziano Pietro Pagello, arrivato nella stanza numero 10 per curarla da un malore.


La storia di passione scosse l'opinione pubblica tanto che ancora oggi nella porta c'è una targa in ricordo della femminista controcorrente.


Photo by Marriot.it

Sappiamo dalla stampa dell'epoca che qui venne il Gran Duca di Prussia, segno che da subito l'albergo è meta di personalità di grande livello. Dopo Wagner, Charlie Chaplin, Walt Disney ed Eugenio Montale e i tanti ospiti che arrivano per la Mostra del Cinema, ci sono stati anche Helmut Kohl per il G7, la regina di Thailandia e tante altre celebrità.

Un albergo con 204 camere, incluse le tredici suites sui due piani nobili con vista sulla laguna: la più prestigiosa è la Suite Reale, ampia 250 metri quadri, arredata con pezzi di antiquariato e arricchita da un affresco di Jacopo Guarana, allievo di Giambattista Tiepolo.


Il costo della camera da sogno, sempre molto richiesta, è di tredicimila euro a notte, cinquemila in più delle altre dodici che sono comunque tra le più rappresentative dell'hotel, tutte rese celebri dai film girati all'interno.

Photo by Marriot.it

Nel cinema, tra le più note pellicole ci sono The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck con Angelina Jolie e Johnny Deep che soggiornano nel celebre albergo.


E come dimenticare la scena di Sean Connery nei panni di James Bond che con Daniela Bianchi, la bella Tatiana Romanova, uccide nelle stanze del Danieli Lotte Lenya, alias Rosa Klebb, in Dalla Russia con Amore di Terence Young.


Ancora amore, ma questa volta tragicomico, in Viaggi di nozze di Carlo Verdone dove Veronica Pivetti, esasperata da Verdone nei panni del medico Raniero Cotti Borrone, si butta dalla finestra del Danieli.

In questo magico palazzo nel 1957 sbocciò una vera storia da film tra l'imprenditore Aristotele Onassis e la cantante lirica Maria Callas, invitati entrambi dall'influencer dell'epoca, la scrittrice, giornalista e organizzatrice di serate Elsa Maxwell.


Qualche decennio prima, nel 1894, tra queste sale che profumano di Serenissima e l'orizzonte che si perde nella laguna, lo scrittore Gabriele D'Annunzio incontrò l'attrice Eleonora Duse e fu incanto, tormento e passione, raccontati poi nel libro Il fuoco.

Sarà per questa lunga tradizione di colpi di fulmine che al Danieli va molto di modo chiedere la mano.


Capita molto spesso che l'hotel si riveli uno dei posti preferiti per fare proposte di matrimonio. Ci sono capitati degli allestimenti a effetto, come un'orchestra in camera o la richiesta di inserire l'anello nella torta.

Ora proviamo a lasciare da parte i personaggi celebri e concentriamoci sull'unico aspetto che conta: l'importanza del principio di riprova sociale: nel momento di massima incertezza, noi tutti ci guardiamo intorno e ci chiediamo "Cosa fanno gli altri?"


E molto spesso il ragionamento che ne segue è questo: "Se in tanti lo fanno, non possono sbagliarsi tutti. Allora lo farò anche io".


Immaginiamo la potenza di questo ragionamento applicato ai personaggi celebri. Perché loro (avendo tanti soldi) hanno ampia possibilità di scelta. E se i personaggi celebri scelgono un certo brand (in questo caso il Danieli) allora quel brand dev'essere davvero il migliore.

Tuttavia anche noi piccoli possiamo sfruttare questo stesso principio a nostro vantaggio: è il potere magico delle testimonianze.


Ma come può un’attività ottenere testimonianze e sfruttarle a proprio vantaggio?


Intanto il servizio erogato deve essere all’altezza delle aspettative del cliente.


Una volta incassata questa certezza, dobbiamo fare in modo che nel cliente si scateni l'effetto wow, così che possa rilasciare una testimonianza positiva a cuor leggero.


Questa fase è fondamentale: la testimonianza non dev’essere percepita come insistente o impaziente, ma come un’educata richiesta/proposta utile ad aiutare l’azienda tramite un semplice gesto come il rilascio di una recensione.

Nel mondo delle testimonianze però bisogna prestare attenzione ad alcuni atteggiamenti scorretti dei competitor, che potrebbero organizzare una campagna di bad PR (cattive testimonianze) per provare ad affossare la nostra reputazione.


Ecco perché personalmente ho attivato una partnership con TrustPilot, la più influente piattaforma di testimonianze verificate.

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